Dove vanno i droni
Come spesso accade in ambito tecnologico, anche i droni sono passati da un piano prettamente militare ad uno più “consumer”. Dagli Ar Drone di Parrot che si comandano attraverso smartphone all’utilizzo dei droni in agricoltura, come nel caso del Precision Farming (agricoltura di precisione) umbro. TeamDev, software house umbra, ha deciso in questi ultimi anni di puntare all’innovazione investendo nello sviluppo di soluzioni GIS (Geographic Information System) assieme alle innovazioni nel campo dei droni. Tale decisione si basa sulla forte convinzione che nuove tecnologie possano dare un contributo sia allo studio e allo sviluppo del territorio sia alla prevenzione di calamità naturali. Ciò ha spinto l’azienda a creare il progetto “GEOCARE” insieme all’Istituto Agrario “Ciuffelli-Einaudi” di Todi per promuovere appunto la ricerca sperimentale ma anche la formazione all’uso di strumenti innovativi per il Precision Farming. Attraverso una stretta collaborazione con l’azienda Siralab Robotics, specializzata nella progettazione e produzione di UAV , si stanno sviluppando software per la creazione di mappe di vigoria attraverso l’utilizzo di mini-UAV.
Uno degli utilizzi più comuni dei moderni droni è quello della sorveglianza di aree particolarmente a rischio, come ad esempio quelle colpite dal terremoto in Emilia. In particolare è balzato alle cronache il volo del drone radiocomandato sulla chiesa arcipretale di San Felice sul Panaro. All’interno venne scoperto il parroco della chiesa che attendeva la protezione civile per mettere in salvo alcune delle opere d’arte presenti nell’edificio, tra cui un crocifisso ligneo donato dalla famiglia Pio nel 1700.
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